Su di un piccolo colle a 292 m s.l.m. sorge Montalbano Jonico che, cinto a est dal Cavone e a ovest dall’Agri, volge le spalle all’Appennino e lo sguardo al mare, mentre, in cerca di un equilibrio costantemente precario, affonda le radici nell’argilla, la quale conserva nella propria apparente staticità un tumulto di perenne evoluzione. Un territorio in cui l’ortografia dei luoghi è stata disegnata, al tempo, dalle frane.
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