bandiera ucraina

Disagio di pensiero

Dall’altra parte del computer, mentre scrivo, asserragliato tra la Nuova Enciclopedia Pratica della Medicina, due anni appena più nuova di me, e il Devoto-Oli, versione 2007 con cd-rom incluso, a ricordarmi di quanto il mondo sia cambiato, seguendo una disposizione armocromaticamente studiata, al passo con la necessità instagrammabile del momento, c’è un libro ancora da leggere: Delitto e Castigo; sulla sovracoperta la caricatura di Dostoevskij a privare la dicitura “edizione ...

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Fode. Ultima foglia d’autunno

Da sempre, tutte le storie, dall’Odissea ai fratelli Grimm, nel racconto della finzione, hanno attraversato il tempo giungendo fino a noi, grazie alla forza comunicativa dei propri protagonisti. Da un lato l’ambientazione familiare o fantastica, catalizzatrice di sopiti e rasserenanti ricordi nel primo caso o di inaspettate emozioni nel secondo; dall’altro la trama coinvolgente che subito ti inghiotte e ti rispunta vuotato del bagaglio di domande con le quali eri ...

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Animale politico o politico animale? La bestialità è nella comunicazione

«Padania is not Italy». È una t-shirt che parla. Una t-shirt di qualche anno fa, quando il bacio al crocifisso durante il comizio non era ancora stato sdoganato e si brindava alla secessione con l'acqua sorgiva del sacro Po. Dalle ampolle ai rosari ne è passata di acqua sotto i ponti. La Lega Nord si è autonomamente castrata dell'identificazione geografica, ha abbandonato il verde del simbolo originario diventando blu ed ...

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Bielorussia. La parabola Lukashenko, tra il potere e la piazza

Ventisei anni di Lukashenko. Più di un quarto di secolo. Lo zar di Minsk, forse l'ultimo zar, sembra essersi assicurato il potere per il sesto mandato consecutivo. Tra le insurrezioni di piazza, gli arresti e le torture; le dinamiche geopolitiche tra l'Europa e gli Stati Unita da un lato, e la Russia dall'altro, in attesa di guidare la transizione di potere dell'ultima dittatura d'Europa.

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L’impatto della sostenibilità e il colonialismo del carbonio in Uganda

Di cosa parliamo quando tiriamo in ballo il concetto di sostenibilità, che sia essa ambientale, economica o sociale? Lo sviluppo sostenibile, divenuto negli anni il paradigma dello sviluppo stesso, quanto si fonda realmente sulla capacità di un territorio o della sua popolazione di assorbire, sopportare e resistere agli impatti esterni? E quanto, invece, rappresenta, più banalmente, una bandiera pubblicitaria di buona condotta da sventolare all'occorrenza?

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Bambino denutrito

Fame

Fame. Non è appetito. Bensì, la sensazione viscerale stimolata dal bisogno di cibo. «Desiderio imperioso», suggerisce l'enciclopedia. Desiderio o estrema necessità? Desiderio che non si può far a meno di desiderare. Dolori. Deficienze croniche. Morte. La fame è la distanza tra la pancia del nostro frigorifero e quella gonfia di un bambino a cui è negato il diritto alla vita.

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