Salumificio Carbone: i riconoscimenti di Gambero Rosso
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L’azienda Salumificio Carbone si aggiudica ben tre riconoscimenti nell’edizione 2023 della Guida del Gambero Rosso Grandi Salumi.
Dedicata al meglio della salumeria italiana, la nuova guida rinnova e amplia quella precedente, datata 2014. Una riedizione “necessaria”, visti i profondi cambiamenti che la produzione norcina ha attraversato nel corso degli ultimi anni. Fattori non più trascurabili, dal minor uso di additivi e conservanti fino alle produzioni biologiche e a filiera chiusa, hanno modificato, infatti, il vasto panorama nostrano. Ciò che ne emerge è un miglioramento complessivo, quanto esponenziale, in termini qualitativi, di quelle produzioni definibili come artigianali.
Un vademecum, quello del Gambero più famoso d’Italia, che abbraccia 168 aziende, portandoci alla scoperta di oltre quattrocento salumi. Tra questi, le prelibatezze del Salumificio Carbone, azienda tricaricese che può vantare ben tre riconoscimenti.
«Per noi si tratta di una grande soddisfazione» spiega Valentina Carbone, responsabile amministrativa dell’azienda. «Vedere riconosciute tre referenze su tre candidature è una conferma di come il nostro impegno venga ripagato non solo dai più affezionati consumatori, ma dal fior fiore dei professionisti del settore. Ciò ci riempie di orgoglio, legandoci ancora di più ai principi che da anni caratterizzano la nostra realtà imprenditoriale. La ricerca dell’eccellenza all’insegna di genuinità, qualità e freschezza».
A essere premiati, con un punteggio il cui valore va da un minimo di 1 a un massimo di 3 fette, sono i prodotti di punta del Salumificio Carbone. La salsiccia stagionata di nero lucano, che si aggiudica il podio, 3 fette appunto: «al palato entra dolce per poi virare verso toni sapidi e speziati in una trama aromatica coerente al naso e di buona persistenza. Texture tenace ma di grande scioglievolezza». Il filetto lardellato, 1 fetta: «semplice e verace, […] in un morso sapido e di buona scioglievolezza». La soppressata di suino nero, 2 fette rosse, denominazione assegnata a quei prodotti che si avvicinano molto al valore 90/100. «Un prodotto tanto rustico quanto tipico e ben equilibrato […] dalla sapidità ben bilanciata e una struttura di buona masticabilità».
«Siamo profondamente convinti che questo sia il risultato delle valenti pratiche messe in atto durante ogni step della produzione. Il nostro è un prodotto ottenuto da una lavorazione artigianale, con l’utilizzo di spezie naturali senza additivi e conservanti. A monte ci sono carni pregiate di suino nero lucano allevato libero al pascolo. Carni che vantano, tra l’altro, un alto valore nutrizionale, poiché ricche di acidi grassi polinsaturi omega-3».
Non un fortunato caso, insomma. Ma la ricercatezza di una qualità che vuole e sa farsi eccellenza. «Abbiamo cominciato il 2023 nel migliore dei modi – aggiunge Carbone – ma non abbiamo intenzione di cullarci. I progetti in cantiere sono già tanti, tra la partecipazione alle fiere e le esposizioni in giro per l’Italia. L’obiettivo è esportare la parte migliore di noi lungo tutta la penisola. Far conoscere la tradizione lucana e le sue infinite declinazioni di sapore».