Pasticceria Mirò: estetica e gusto

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L’arte della pasticceria non è solo gusto, ma desiderio, sogno e colore. Una vera e propria vocazione, questo è quello che emerge dalle parole Domenico. Un ponte espressivo della propria passione. Ed è proprio dalla passione che prende piede questa storia, la passione di un bambino per la cucina. Passione che, col tempo diventa realtà e, coraggiosamente, si fa mestiere.

Siamo a Montalbano Jonico, poco più di settemila abitanti su di un piccolo colle a 292 m s.l.m., cinto a est dal Cavone e a ovest dall’Agri, le spalle all’Appennino e lo sguardo che volge al mare, mentre, in cerca di un equilibrio costantemente precario, affonda le proprie radici nell’argilla, la quale conserva nella propria apparente staticità un tumulto di perenne evoluzione. Un territorio in cui l’ortografia dei luoghi è stata disegnata, al tempo, dalle frane.

È qui, in questo paese in provincia di Matera, che Domenico Lopatriello nasce e cresce. Prima gli studi alberghieri e poi l’esperienza maturata all’interno di una pasticceria. Nel 2002, a venticinque anni, la decisione di aprire la sua prima attività, bar pasticceria rosticceria. Undici anni più tardi la svolta definitiva.

Nasce Pasticceria Mirò : antiche ricette, custodi di tradizione e genuinità, con uno slancio verso l’innovazione e la sperimentazione, per meglio rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. La parola chiave? Artigianalità. L’estetica della manualità, connessione purissima tra umanità e creatività. Ricerca estetica quindi, ma senza mai tralasciare il gusto e la qualità delle materie prime con l’utilizzo di ingredienti reperibili sul territorio, dalle mandorle agli agrumi, arance, limoni e il profumatissimo bergamotto.

L’adesione alla Federazione Italiana Cuochi, il ritorno nella propria scuola in veste d’insegnante, motivo di grande orgoglio personale e la partecipazione attiva ai tanti eventi di solidarietà, come la raccolta di derrate alimentari per i terremotati di Amatrice e la realizzazione di prodotti di pasticceria insieme ad alcuni ragazzi diversamente abili della vicina Bernalda.

Con l’iscrizione alla FIGP (Federazione Italiana Gelatieri e Pasticcieri) le soddisfazioni non si fanno attendere. Nel 2019 arriva la medaglia d’oro al “miglior panettone classico”, premio istituito dalla Federazione Internazionale di Pasticceria Gelateria e Cioccolateria,  grazie al perfetto equilibrio e bilanciamento degli ingredienti. Sempre all’interno dello stesso concorso, solo pochi mesi fa, l’ennesimo riconoscimento, medaglia d’argento nella categoria del “miglior panettone innovativo 2021”: zafferano, albicocche biologiche e foglie d’oro.

«Lavorare nella giusta direzione». Se ci fosse un segreto, sarebbe questo. Segreto che ha permesso al maitre montalbanese di essere nominato “membro dell’equipe di eccellenza” della FIPGC e prossimamente insignito del titolo di “Maestro”.

Oltre ai titoli e ai concorsi, il mercato internazionale, sviluppatosi, soprattutto durante il lungo periodo di chiusura relativo all’emergenza covid: la commercializzazione grazie alle piattaforme social e le richieste, sempre maggiori, da parte di privati, non solo da Francia, Spagna e Gremania, ma anche dagli Emirati Arabi Uniti. Ma ciò di cui Domenico Lopatriello va maggiormente fiero è la collaborazione con le aziende locali: dall’azienda Ancona in località San Basilio, per la preparazione di un panettone che vedrà come ingrediente protagonista il fico rosa di Pisticci; all’azienda Di Leo, per un panettone in cui l’elemento principe saranno i limoni di Rocca Imperiale.   

Seguire la stagionalità dei prodotti. Scegliere la qualità e il biologico. Fare rete attraverso l’economia locale. Vedere riconosciuto il valore del proprio lavoro e la giustezza delle proprie scelte. Una predilezione al buono e al bello. Questo e molto di più. Pasticceria Mirò.

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